La pasta di sale: una ricetta veloce, facile e versatile.http://www.donnaclick.it/articoli/tempo-libero/?id=1030 . Questo link contiene la ricetta per realizzare la pasta di sale, inoltre vengono suggerite alcune sostanze da aggiungere all'impasto, che possono renderlo più rigido e robusto; come ho detto prima, la pasta di sale è una ricetta facile, però in questo link vengono inserite diverse modalità di realizzazione e una di queste è di far sciogliere il sale nell’acqua, aggiungendo successivamente la farina per ottenere un impasto omogeneo (le diverse modalità di realizzazione permettono di produrre un impasto più compatto o più morbido, a seconda di quello che si vuole fare). Il suggerimento per mantenerlo morbido è qullo di coprirlo con della pellicola da cucina e lascialo riposare; in seguito a questo passaggio si può cominciare a maneggiarlo con degli strumenti appositi, che sono elencati nel link. Dopo aver lavorato la pasta e aver creato dei lavoretti, bisogna far asciugare il tutto e anche in questo passaggio vengono suggerite diverse modalità: se si ha bisogno del lavoretto finito nel giro di un giorno si deve scegliere la cottura in forno, se invece non si ha fretta si può anche lasciarlo asciugare in maniera naturale. Finalmente dopo la cottura si può personalizzare il proprio lavoretto di pasta di sale, colorandolo con la tempera o aggiungendo dei fiocchi o ciò che si ha a disposizione; invece di colorare il lavoretto a fine cottura, si potrebbe aggiungere della tempera non appena si è ottenuto l'impasto omogeneo. La pasta di sale può essere utilizzata nei periodi festivi, come ad esempio a Natale o a Pasqua per creare degli addobbi molto originali.
domenica 19 settembre 2010
lunedì 6 settembre 2010
MaScHeRe Di CaRnEvAlE
Per creare delle originali maschere da utilizzare a Carnevale, si possono utilizzare diversi tipi di materiali, a seconda di ciò che si vuole realizzare. E ricoratevi che per realizzare maschere di carnevale o qualsiasi altra cosa, non c'è bisogno di comprare materiali nuovi, ma si può riciclare e utilizzare quello che si ha a disposizione. Alcune maschere carine e facili da realizzare possono essere il sole, un fiore, una nuvola, un ragno, ecc.
Ogni maschera deve avere le misure del viso del bambino e da li si ritagliano anche le forme degli occhi e del naso; a questo punto si può scegliere di fare la maschera che più si desidera. proviamo ad elencare i passaggi per realizzare ad esempio il sole: come base si può usare un piatto di carta o di plastica giallo, dal quale si ritagliano gli occhi e il naso( in base alle misure del bambino) e si possono già fare due buchetti, dove alla fibe si farà passare uno spago; poi si distende la colla ( in tubetto o colla vinilica, o ciò che si preferisce) e si incolla la carta velina e la carta crespa gialla, magari spezzata in tanti pezzi o tagliata a strisce; infine, se si vuole, si disegnano le sopraciglia e la bocca del sole.
Per il ragno invece c'è bisogno di un piatto nero, di cartoncino nero o carta crespa o velina e un pennarello bianco per fare le sopraciglia, le ciglia e la bocca, per staccare dal nero.
Con le maschere ci si può proprio sbizarrire, creando delle belle maschere, mischiando materiali diversi e colorati.
Ogni maschera deve avere le misure del viso del bambino e da li si ritagliano anche le forme degli occhi e del naso; a questo punto si può scegliere di fare la maschera che più si desidera. proviamo ad elencare i passaggi per realizzare ad esempio il sole: come base si può usare un piatto di carta o di plastica giallo, dal quale si ritagliano gli occhi e il naso( in base alle misure del bambino) e si possono già fare due buchetti, dove alla fibe si farà passare uno spago; poi si distende la colla ( in tubetto o colla vinilica, o ciò che si preferisce) e si incolla la carta velina e la carta crespa gialla, magari spezzata in tanti pezzi o tagliata a strisce; infine, se si vuole, si disegnano le sopraciglia e la bocca del sole.
Per il ragno invece c'è bisogno di un piatto nero, di cartoncino nero o carta crespa o velina e un pennarello bianco per fare le sopraciglia, le ciglia e la bocca, per staccare dal nero.
Con le maschere ci si può proprio sbizarrire, creando delle belle maschere, mischiando materiali diversi e colorati.
lunedì 23 agosto 2010
"Non toccare" ripetiamo continuamente. E, invece, i bambini toccano, sono curiosi di "sentire" come sia fatto tutto ciò che li circonda, nonostante siano frenati da noi adulti. Saper usare le mani vuol dire saper creare fisicamente qualcosa, "saper fare", l'abilità nelle dita si costruisce lentamente, ma deve essere stimolata e incentivata. (...)".
Colpisce e fa riflettere questo pensiero, contenuto nel libro "Mangiando s'impara" di Giovanna Polattini: quante volte diciamo ai bambini "non toccare", per chissà quale paura incoscia?quante volte ci infastidiamo nel vedere i bambini che toccano il cibo, si sporcano le mani, il viso e "giocano con il cibo"?Da questo punto di vista facciamo molta fatica a lasciare i bambini liberi di esprimersi, ma in realtà dovremmo allenarci tutti a lasciare che i bambini creino in totale libertà per scoprire, creare qualcosa dal nulla, inventare qualcosa che magari giace nella loro fantasia. L'idea di creare è una caratteristica che sta diventando sempre più centrale in una programmazione di nido, poichè si pone come obiettivo l'autonomia.
Un'attività pratica potrebbe consistere nell'apparecchiare la tavola: mettere ogni cosa al proprio posto è un'attività utile per dare un ordine alle cose, ma non ci si deve preoccupare che l'ordine arrivi subito. Aggiungere il pane, l'acqua o eventualmente qulcosa di semplice che i bambini hanno preparato con le loro mani, li fa sentire importanti, favorendo così la responsabilizzazione.
Per concludere, sempre riferendomi al tema dell' "abilità nelle dita che si costruisce lentamente,ma deve essere stimolata e incentivata", credo sia utile per capire se i bambini soffrono di alcuni disturbi; il più delle volte infatti, ci si accorge di determinati disturbi proprio quando si realizzano dei laboratori pratici, perchè danno la possibilità di vedere in che modo il bambino si rapporta con gli oggetti o con i cibi e inoltre si può osservare come il bambino si relaziona con gli altri bambini.
Colpisce e fa riflettere questo pensiero, contenuto nel libro "Mangiando s'impara" di Giovanna Polattini: quante volte diciamo ai bambini "non toccare", per chissà quale paura incoscia?quante volte ci infastidiamo nel vedere i bambini che toccano il cibo, si sporcano le mani, il viso e "giocano con il cibo"?Da questo punto di vista facciamo molta fatica a lasciare i bambini liberi di esprimersi, ma in realtà dovremmo allenarci tutti a lasciare che i bambini creino in totale libertà per scoprire, creare qualcosa dal nulla, inventare qualcosa che magari giace nella loro fantasia. L'idea di creare è una caratteristica che sta diventando sempre più centrale in una programmazione di nido, poichè si pone come obiettivo l'autonomia.
Un'attività pratica potrebbe consistere nell'apparecchiare la tavola: mettere ogni cosa al proprio posto è un'attività utile per dare un ordine alle cose, ma non ci si deve preoccupare che l'ordine arrivi subito. Aggiungere il pane, l'acqua o eventualmente qulcosa di semplice che i bambini hanno preparato con le loro mani, li fa sentire importanti, favorendo così la responsabilizzazione.
Per concludere, sempre riferendomi al tema dell' "abilità nelle dita che si costruisce lentamente,ma deve essere stimolata e incentivata", credo sia utile per capire se i bambini soffrono di alcuni disturbi; il più delle volte infatti, ci si accorge di determinati disturbi proprio quando si realizzano dei laboratori pratici, perchè danno la possibilità di vedere in che modo il bambino si rapporta con gli oggetti o con i cibi e inoltre si può osservare come il bambino si relaziona con gli altri bambini.
venerdì 13 agosto 2010
Prepariamo la pizza!!
Un'attività che si potrebbe far al nido, è quella di fare la pizza! E' un'idea carina, perchè i bambini possono divertirsi a maneggiare la pasta della pizza, perchè possono crearsi la pizza che preferiscono unendo i più diversi ingredienti e perchè diventano i protagonisti di qualcosa di davvero originale. E poi fare la pizza non è solo un divertimento, ma è anche una bella occasione per imparare come si prepara una pizza, o vedere come mettendo assieme l'acqua, la farina, il sale venga fuori un bel impasto morbido o ancora dev'essere bello vedere la loro espressione al vedere la pasta che cresce con l'aggiunta del lievito. Volendo si può fare la pizza classica, sennò si può suggerire ai bimbi di creare dei volti simpatici o altre immagini divertenti. E' un'idea,no?
martedì 11 maggio 2010
Cibo: scoperta e socializzazione
http://www.comune.leini.to.it/Serviziestrutture/tabid/3246/Default.aspx?IDDettaglio=273
(giunti a questo link, vedere documento word "dettagli asilo nido")
Navigando in rete, ho trovato questo indirizzo e all'interno ho trovato una chiara presentazione del significato di cibo nella scuola della prima infanzia. Il cibo viene presentato come una vera e propria scoperta che il bambino fa attraverso i 5 sensi, che gli permette quindi di provare emozioni e sensazioni che non aveva mai sperimentato, riuscendo in questo modo a muoversi in totale libertà, sporcandosi, annusando gli odori, assaporando i sapori, ecc.
Il cibo si rivela come scoperta e soprattutto come momento di socializzazione, che aiuta sicuramente la crescita del bambino.
(giunti a questo link, vedere documento word "dettagli asilo nido")
Navigando in rete, ho trovato questo indirizzo e all'interno ho trovato una chiara presentazione del significato di cibo nella scuola della prima infanzia. Il cibo viene presentato come una vera e propria scoperta che il bambino fa attraverso i 5 sensi, che gli permette quindi di provare emozioni e sensazioni che non aveva mai sperimentato, riuscendo in questo modo a muoversi in totale libertà, sporcandosi, annusando gli odori, assaporando i sapori, ecc.
Il cibo si rivela come scoperta e soprattutto come momento di socializzazione, che aiuta sicuramente la crescita del bambino.
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